
Workshop, savoir-vivre #1, soap making with Evi Lachana, 25.01.2019, in the framework of the exhibition “A Lapse, a Stain, a Fall” by Otobong Nkanga © ar/ge kunst. Foto: Tiberio Sorvillo

Workshop, savoir-vivre #1, soap making with Evi Lachana, 25.01.2019, in the framework of the exhibition “A Lapse, a Stain, a Fall” by Otobong Nkanga © ar/ge kunst. Foto: Tiberio Sorvillo

Workshop, savoir-vivre #1, soap making with Evi Lachana, 25.01.2019, in the framework of the exhibition “A Lapse, a Stain, a Fall” by Otobong Nkanga © ar/ge kunst. Foto: Tiberio Sorvillo

Workshop, savoir-vivre #1, soap making with Evi Lachana, 25.01.2019, in the framework of the exhibition “A Lapse, a Stain, a Fall” by Otobong Nkanga © ar/ge kunst. Foto: Tiberio Sorvillo

Workshop, savoir-vivre #1, soap making with Evi Lachana, 25.01.2019, in the framework of the exhibition “A Lapse, a Stain, a Fall” by Otobong Nkanga © ar/ge kunst. Foto: Tiberio Sorvillo
Evi Lachana è una produttrice di sapone e prodotti cosmetici ateniese, che ha lavorato in stretto contatto con Otobong Nkanga per Carved to Flow, il progetto dell’artista per documenta17 a Atene/Kassel. L’azienda di famiglia, Laouta, di base nel Pireo, realizza saponi e prodotti cosmetici con procedimento a freddo, utilizzando olio di oliva greco e ingredienti raccolti a mano localmente.
Durante il workshop, lo spazio espositivo sarà trasformato in un laboratorio temporaneo di discussione e per la produzione di sapone. In dialogo con Evi Lachana e un’appassionata collezionista locale di erbe, ogni partecipante è invitata/o a creare il proprio sapone e esplorare la pratica rituale che sottostà al processo di realizzazione sia del prodotto che del lavoro di Otobong Nkanga.
partecipanti max. 20 persone
partecipazione gratuita
lingua: deu/ita/engl
registrazione tramite info@argekunst.it
ar/ge kunst savoir-vivre è una serie di workshops concepiti a partire dalle rispettive mostre entro le quali hanno luogo.
Il titolo è una rilettura dei concetti di savoir/pouvoir come concepiti da Gayatri Spivak, una delle figure fondatrici del pensiero femminista post-coloniale; dove sapere non è più esclusivamente connesso a un’idea di potere ma anche all’ “essere in grado di” (being able to / pouvoir). Attraverso questa combinazione di verbi, l’istituzione è considerata uno spazio pubblico di azione, dove l’esplorazione di diverse abilità e competenze permette la produzione di un sapere collettivo.
A partire dalla pratica artistica di Otobong Nkanga, il focus di ar/ge kunst savoir-vivre di quest’anno, sarà rivolto al processo di produzione che sta alla base di un prodotto. Insieme a esperti invitati, pratiche rituali che articolano la materialità o la sostanza di un prodotto, saranno messi in discussione, dis-imparati, ri-imparati e messi in relazione con le opere e le pratiche in mostra.